Lumache in umido 

Ingredienti

  • 2-3 kg di lumache
  • 1 l salsa di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 manciata di erba cipollina
  • 1 bicchiere di vino rosso
  • olio
  • maggiorana
  • mentuccia
  • menta romana
  • rosmarino
  • erba della Madonna
  • finocchio selvatico

​ 

Preparazione

 

.Prendere 2 o 3 kg di lumache ben lavate, spurgate e lessate. In una pentola abbastanza capiente preparare un fumetto con un po' d'acqua, abbondante olio e le seguenti erbe odorose: aglio e cipollina fresca tritati finemente, mentuccia, menta romana, maggiorana, rosmarino, erba della Madonna, finocchio selvatico, tutti legati in due mazzetti di cui uno va utilizzato subito e l'altro a metà cottura.
Versare le lumache e lasciarle un po' insaporire rigirandole pian piano. Aggiungere un bicchiere di vino rosso e coprirle. Dopo alcuni minuti aggiungere i pomodori pelati spezzati o la salsa di pomodoro, il sale e il pepe. Allungare con l'acqua, in cui è stata diluita della conserva di pomodoro, in modo da ricoprire le lumache.
Lasciare cuocere a fuoco lento per oltre due ore. Le lumache saranno pronte quando il sugo non scivolerà velocemente dal guscio

 

 

Attone di Montefalco

 

La storia

Età romana, il luogo per il suo benefico clima e per la sua posizione eccezionale, è sede di numerose ville patrizie, tra cui quella presente di Marco Curione che dà origine, pare, al primo toponimo, Coccorone, poi soppiantato dal falco di Federico II.

XI-XII sec., l’insediamento sul colle è cinto da mura (XII secolo) e già ben organizzato, nel periodo del libero comune, intorno al castello e ai diversi edifici religiosi.

1249, invischiato nelle lotte tra papa Innocenzo IV e Federico II, rappresentato dal vicario Tommaso Acerra conte d’Aquino, il borgo è preso e devastato dalle truppe di Federico. In seguito s’insedia a Montefalco la curia del ducato di Spoleto.

1383-1439, sotto la chiesa nell’epoca delle signorie, finisce sotto i Trinci di Foligno con alterne vicende.

1446-1860, Montefalco ritorna sotto l’autorità della Santa Sede che ne riconosce l’autonomia di governo e infine, le concede il titolo di città nel 1848.

Poi la storia locale s’intreccia, con l’Unità d’Italia, a quella nazionale.

 

Attone

Il torrente Attone è un corso d'acqua italiano della provincia di Perugia a regime eterno, lungo 36 km.

 

Nasce nel Comune di Castel Ritaldi. Attraversa dopo i comuni di Montefalco e di Bevagna. Dopo aver ricevuto diversi fossi da sinistra idrografica (Fosso della Cannella, Fosso Castelbuono, il Rio dell'acqua Rossa e il Fosso Pisciarello) e uno destra idrografica (Fosso di Anasso), si getta nel fiume Timia, a sua volta affluente del fiume Topino. Va ricordato comunque che tutti questi fossi, sono per la maggior parte dell'anno, secchi. Le sue acque, per quanto riguarda la pulizia, vanno migliorando sempre più man mano che il torrente si avvicina alla foce:in località Torre del Colle, la qualità rilevata dall' ARPA è "sufficiente", a Cantalupo "buona", e dopo il paese"elevata".

La sua portata è molto variabile, con buona corrente nei mesi invernali e autunnali, grazie al contributo di alcuni ruscelli che scendono dai rilievi a ovest del torrente; con portata molto minore durante i mesi estivi visto che i fossi che vi confluiscono sono secchi. Il suo affluente più importante è il fosso Pisciarello che nasce a confine tra il territorio bevanate e quello gualdese, confluisce nel torrente poco a sud del guado pesciarella (2km a sud della frazione della Torre del Colle).

L'unico affluente del torrente di destra idrografica è il Fosso Anasso che si congiunge all' Attone nei pressi del "Mulino dell' Attone", Il fosso nasce nei pressi di Villa Mongali , nel versante orientale del gruppo collinare di Montefalco che si conclude alla Torre del Colle.

Il Rio dell'Acqua Rossa ha una portata simile al Pisciarello, si immette nel torrente poco a nord della confluenza del Pisciarello con l'Attone.Il fosso Castelbuono e della Cannella sono i due affluenti che si immettono nel torrente poco prima dell'abitato di Cantalupo, che discendono i rilievi che da Gualdo Cattaneo giungono a Bettona.

Il Torrente giunge nei pressi della frazione montefalchese di Casale, per poi scorrere in una valle più stretta, scorrendo ai piedi di Gaglioli (frazione di Bevagna),giunge poi alla Torre del Colle per poi scorrere all' interno dell'abitato di Cantalupo con argini artificiali.

 

 

© 2020 Pro Loco San Sisto | Contattaci
Privacy Policy